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ALMENO SU UNA CIMA, NO

Riceviamo dall’amico Enrico Camanni …“Vi invito tutti a sottoscrivere l’iniziativa che stiamo portando avanti per i 100 anni del Parco nazionale Gran Paradiso. Si tratta di un’idea rivoluzionaria per il nostro tempo avido di performance e povero di spirito. Niente di costrittivo, sia chiaro. La “Montagna Sacra” non sarà un luogo di divieti, perché un progetto culturale non può basarsi sull’imposizione. Il progetto non prevede alcuna interdizione formale, nessun divieto d’accesso, nessuna sanzione pecuniaria per chi non vorrà “astenersi”. Molto più semplicemente, l’impegno a non salire in cima è una scelta suggerita e argomentata, al fine che venga rispettata dall’intera comunità. Siamo assolutamente rispettosi della libertà altrui, ma faremo ogni sforzo perché la nostra visione venga compresa e condivisa dai più, non come atto di forza ma, al contrario, come gesto di liberazione.”Per leggere e sottoscrivere: www.sherpa-gate.com/la-montagna-sacra/

Mi sono perso in Appennino

Un viaggio lungo la spina dorsale di un’Italia dimenticata dal turismo e dai villeggianti moderni. Il racconto di un Appennino che resiste. Vuole essere questo il libro “Mi sono perso in Appennino” (Ediciclo Editore), scritto da Gian Luca Gasca dopo aver compiuto a fine 2016 un percorso, con il supporto del Club alpino italiano, in parte con i mezzi pubblici e in parte a piedi, per cercare di raccontare una montagna diversa da quella delle consuete salite alpinistiche. Durante il viaggio, l’autore ha incontrato diverse personalità del mondo appenninico, come Francesco Guccini, Michele del Giudice, Luca Calzolari e Stefano Ardito.

Sinossi: non ci si capita per caso in Appennino. No, non si finisce per caso in quei piccoli borghi arroccati sui monti che si vedono sfrecciando lungo l’Autostrada del Sole. Sono piccoli paesi, luoghi di seconde case, vecchie abitazioni ereditate da parenti e ormai popolate solo d’estate. Posti dove si torna per dare forme, odori e colori ai racconti dei nonni. Nicelli, Cutigliano, Balze, Magliano De’ Marsi, Grumento Nova, Mammola, Serra Pedace… Si potrebbe continuare all’infinito senza che nessuno riconosca un nome. È questa la bellezza dell’Appennino. Sono montagne che muoiono e risorgono ogni tanto dall’abisso. Tremano e per un attimo stanno sulla bocca di tutti per poi ricadere nel dimenticatoio dove finiscono le specificità italiane. E sono proprio quelle specificità, le note carismatiche di quelle montagne e di quei piccoli borghi, a spingere Gian Luca Gasca a imbarcarsi in un viaggio dal Colle di Cadibona ai Monti Nebrodi lungo oltre 2000 km attraverso la spina dorsale di un’Italia abbandonata dal turismo, alla ricerca di un Appennino che resiste.

Con i contributi di Stefano Ardito e Luca Calzolari

Libro vincitore della settima edizione del Premio Mario Arpea.

Note sull’autore
Gian Luca Gasca, classe 1991, vive a Torre Pellice (To) ed è giornalista e scrittore di montagna. Nel 2015 sposa la filosofia del “viaggio sostenibile” e inizia a girare per i monti a piedi o con i mezzi pubblici. Così si trova a percorrere interamente le Alpi da Trieste a Nizza. Un’esperienza che poi prosegue nel 2016 con gli Appennini e nel 2017, quando lascia l’Italia per andare da Torino al K2 via terra e con i mezzi pubblici. Collaboratore di Montagna.tv è autore di 54 giorni nel cuore delle Alpi (Fusta, 2016) e Nanga Parbat, la montagna leggendaria (Alpine Studio, 2016).

Per acquistarlo:   www.ediciclo.it/libri oppure: Libreria la Montagna via Sacchi 28 bis – 10128 Torino – tel. 0115620024 email info@librerialamontagna.it
www.librerialamontagna.it

Scusa, dov’è la biblioteca?

Testo di Pier Felice Bertone. Foto di Emilio Garbellini

Sono ormai numerosi i soci che non hanno mai utilizzato i servizi della nostra biblioteca sezionale. È infatti dal 2011, data del trasloco dalla vecchia sede, che la biblioteca non è stata più in grado di funzionare.
Considerato il valore delle raccolte (narrativa, storia, collezioni di periodici, guide, carte geografiche …) e l’utilità della loro consultazione per i soci, la presidenza ha avviato fin dal 2018 un progetto di riapertura: un gruppetto di volontari si è impegnato, a vario titolo, per riattivare questo importante servizio.
Sono stati rimessi in ordine i locali (in fondo al corridoio della segreteria) con tinteggiatura pareti e pulizia pavimenti e infissi. Sono stati acquistati e messi in opera nuovi bellissimi scaffali a vetri, i volumi e le riviste riordinati e, soprattutto, catalogati.
Quando si intravedeva ormai la conclusione del lungo lavoro, all’inizio del 2020, è sopravvenuta purtroppo l’emergenza virus e soltanto negli ultimi mesi l’attività ha potuto riprendere seppure con tutte le attenzioni e le cautele del caso.

È interessante rilevare che, a lavoro concluso, il catalogo realizzato con i tradizionali criteri verrà affiancato da una nuova catalogazione che inserirà la nostra biblioteca nel gruppo intercomunicante di tutte le biblioteche CAI, sito: https://caisidoc.cai.it/biblioteche-cai/, a cominciare da quella nazionale situata a Torino al Monte dei Cappuccini.

Un regalo di Overland alla biblioteca UGET

Ricordate la bella serata dedicata nel nostro salone a Overland, lo scorso 20 settembre 2019?

In conclusione della sua presentazione Beppe Tenti ha fatto omaggio alla Biblioteca della Sezione di 4 volumi dedicati ai luoghi della sua attività di giramondo. Sono quattro importanti libri pubblicati presso “CISCRA edizioni” dedicati alle zone del mondo percorse dalle carovane di Overland:
Le grandi carovaniere d’Asia – Testi di Giancarlo Corbellini.
Sulle piste degli indiani d’America – Testi di Giancarlo Corbellini, Kiki Marmori e Beppe Festa.
L’Anello Azzurro del Mediterraneo – Testi di di Giancarlo Corbellini e Michele Dalla Palma.
L’Africa Australe – Testi di Petter Johannesen e Luisa Sorbone