Il Fondo Ambiente Italiano è, come noto, un’organizzazione senza fine di lucro, sorta nel 1975, avente per obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del Patrimonio artistico e naturale italiano: questa finalità viene raggiunta attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei Beni (storici, artistici o naturalistici) ricevuti dal FAI stesso per donazione, eredità o comodato.
Il FAI promuove quindi la sensibilizzazione della collettività al rispetto dell’arte e della natura, e supporta con il suo contributo economico e professionale gli interventi sul territorio necessari per la difesa del paesaggio e dei Beni Culturali.
Il FAI, nato da un’idea di Elena Croce (la figlia del filosofo) sull’esempio dello storico “National Trust” britannico, si è arricchito fin dall’inizio di numerosi siti, come ad esempio il castello di Avio in Trentino, l’ambiente architettonico e naturalistico dell’Abbazia di San Fruttuoso, il castello della Manta, il castello di Masino etc. Nel caso dei Beni architettonici, viene in generale seguito il principio secondo cui i donatori e i loro eredi possono godere del diritto di abitazione in una parte della dimora donata, senza partecipare alle spese di restauro e di manutenzione.
I siti FAI di cui stiamo parlando sono ormai oltre cinquanta, e vengono aperti al pubblico in alcune occasioni durante l’anno, tipicamente in primavera e in autunno; in questi casi i volontari FAI accompagnano i visitatori illustrando le caratteristiche e la storia del Bene visitato. Alcuni di questi eventi, per i noti motivi, nel 2020 non hanno potuto aver luogo ma il FAI spera di recuperarne parte nei prossimi mesi. Il FAI, di cui il presidente attuale è l’archeologo Andrea Carandini, ha ricevuto nel 1988 la Medaglia d’Oro della Repubblica ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte.
I LUOGHI DEL CUORE
Tra le attività del FAI si segnala il progetto “I Luoghi del Cuore”: è il nome della campagna, promossa dal FAI e da un’importante Banca Nazionale (la RAI cura in genere la promozione), che permette a tutti i cittadini di segnalare attraverso un censimento online a cadenza biennale quelli che sono i “luoghi da non dimenticare”.
Dopo ogni censimento, il FAI seleziona e in vario modo sostiene – in accordo con gli Enti territoriali interessati – una selezione dei progetti che abbiano raggiunto un numero adeguato di voti. Tra i lavori più recenti citiamo a titolo di esempio il recupero del Castello della Colombaia a Trapani.
Dal 2003, l’anno in cui è partita l’iniziativa “Luoghi del Cuore”, sono stati votati dai cittadini migliaia di siti; da tali indicazioni sono poi decollati più di 100 progetti di restauro.
Per il corrente anno 2020 sarà possibile votare il proprio “luogo” fino al 15 dicembre.